Un attacco aereo israeliano ha colpito una moschea a Khan Younis. Nove civili, tra cui un bambino, uccisi in raid nella Striscia di Gaza.
Negli ultimi giorni, la tensione nella Striscia di Gaza è tornata a livelli allarmanti. Le operazioni militari condotte dall’esercito israeliano, in risposta al lancio di razzi da parte di gruppi armati palestinesi, hanno portato a un’escalation che preoccupa la comunità internazionale. In particolare, le zone residenziali e le infrastrutture civili continuano a essere al centro dei bombardamenti.

La situazione nella Striscia di Gaza resta drammatica
L’intensificarsi delle operazioni ha causato pesanti conseguenze sulla popolazione civile. In diverse città del sud della Striscia, numerosi edifici sono stati distrutti o gravemente danneggiati, e le strutture sanitarie faticano a far fronte all’alto numero di feriti.
I dettagli emergono gradualmente: una moschea tra gli obiettivi
Secondo quanto riferito dall’emittente Al Jazeera, uno dei raid aerei israeliani ha colpito una moschea nel centro di Khan Younis, città nel sud della Striscia. Questo attacco, avvenuto nelle prime ore del mattino, ha generato sconcerto tra la popolazione locale, che considerava quel luogo un rifugio sicuro.
Parallelamente, la Quds News Network ha segnalato che almeno nove persone, tra cui un bambino, sono rimaste uccise in due distinti attacchi. Uno ha colpito un’abitazione a Khan Younis, causando la morte di otto civili, mentre il secondo ha colpito una casa nel quartiere Zeitoun di Gaza City, dove un bambino ha perso la vita.
La notizia del bombardamento della moschea è particolarmente significativa perché evidenzia come anche i luoghi di culto non vengano risparmiati dal conflitto. Le vittime civili continuano ad aumentare, e la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza si aggrava giorno dopo giorno.
In conclusione, l’attacco alla moschea rappresenta un nuovo, tragico capitolo nella spirale di violenza che colpisce la regione, sollevando interrogativi sulla protezione dei civili e sul rispetto del diritto internazionale nei teatri di guerra.